LEGGE 398/91 BREVE GUIDA APPLICATIVA

Guida agli adempimenti Forfettari per ASD e SSD

dott. rag. Ivano Nicola

10/2/2025

Questa guida offre un'analisi dettagliata e aggiornata del regime fiscale semplificato previsto dalla Legge 16 dicembre 1991, n. 398, uno strumento fondamentale per la gestione di Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e Società Sportive Dilettantistiche (SSD). Esploreremo i vantaggi, le condizioni di accesso e le procedure operative, con un occhio di riguardo alle recenti riforme del Terzo Settore e dello Sport. L'obiettivo è fornire un quadro chiaro per una gestione serena e conforme alle normative vigenti.

Indice dei Contenuti

  • Introduzione al Regime 398/1991

  • Il Contesto Normativo: Quali Leggi Contano?

  • La Decommercializzazione: L'importanza dell'Articolo 148 TUIR

  • Chi Può Accedere al Regime 398/1991?

  • La Soglia Cruciale: il Limite dei Proventi Commerciali

  • Semplificazioni su IRES e IVA: Come si Calcolano le Imposte

  • Adempimenti: Cosa Fare e Cosa Non Fare

  • Interazione con Lavoro Sportivo, CTS e Riforma dello Sport

  • Checklist Operativa

1. Introduzione: Perché il Regime 398/1991 è Importante

Il regime forfetario, introdotto dalla Legge 16 dicembre 1991, n. 398, ha rappresentato una svolta decisiva per il mondo associativo italiano. La sua ragione d'essere è semplice: alleggerire gli oneri burocratici e contabili per le organizzazioni senza scopo di lucro, in particolare quelle sportive, che spesso si basano sul volontariato. Questo sistema permette di concentrare le energie sulle attività istituzionali anziché su complesse procedure fiscali.

I principali vantaggi di questo regime si basano su tre pilastri:

  • Semplicità contabile: Notevole riduzione degli obblighi di tenuta delle scritture contabili rispetto al regime ordinario.

  • Determinazione forfetaria del reddito: L'imponibile IRES (Imposta sul Reddito delle Società) viene calcolato applicando un coefficiente di redditività fisso ai proventi commerciali conseguiti, a prescindere dai costi sostenuti.

  • Semplificazioni IVA: L'IVA a debito si calcola in modo forfetario, con significative semplificazioni nella liquidazione e nel versamento. L'IVA sugli acquisti è generalmente indetraibile.

Tuttavia, l'accesso e il mantenimento in questo regime non sono scontati e richiedono il rispetto di precise condizioni. L'avvento del Codice del Terzo Settore (CTS) e della Riforma dello Sport (D.Lgs. 36/2021) ha introdotto nuovi scenari e adempimenti che rendono la corretta applicazione ancora più cruciale.

2. Il Contesto Normativo: Quali Leggi Contano?

Per applicare correttamente il regime 398/1991 è essenziale conoscere il quadro normativo di riferimento. Questo regime non vive isolato, ma interagisce con altre importanti disposizioni fiscali.

Legge 398/1991

È il cuore del regime. Ne definisce l'ambito di applicazione, i meccanismi di calcolo forfetario di IRES e IVA e le semplificazioni contabili.

TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi)

In particolare, l'Art. 148 del TUIR è fondamentale perché stabilisce i criteri per definire un ente come "non commerciale" e le condizioni per considerare "non commerciali" (decommercializzare) i corrispettivi specifici che le associazioni ricevono dai propri soci o tesserati. Il regime 398/1991 si applica proprio alla porzione commerciale dell'ente.

La Circolare 18/E del 2018: Un Pilastro Interpretativo

La Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 18/E del 1° agosto 2018 rappresenta un documento di prassi cruciale per le ASD e SSD. Pur non essendo una legge, questa circolare ha fornito chiarimenti essenziali sull'applicazione di diverse agevolazioni fiscali, tra cui il regime 398/1991. Il suo scopo principale è stato quello di distinguere in modo netto le attività istituzionali da quelle commerciali, e di ribadire i requisiti per la decommercializzazione dei corrispettivi specifici secondo l'articolo 148 del TUIR. Ha inoltre offerto un quadro riassuntivo e di coordinamento delle norme che regolano la fiscalità degli enti associativi, diventando un punto di riferimento insostituibile per la corretta gestione delle realtà sportive.

Riforma dello Sport (D.Lgs. 36/2021)

Questa riforma ha introdotto il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD). Per le ASD e SSD, l'iscrizione al RASD è un requisito indispensabile per godere di tutte le agevolazioni fiscali, inclusa la Legge 398/1991.

Codice del Terzo Settore (CTS)

Il D.Lgs. 117/2017 ha riformato il mondo del non profit, istituendo il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Gli enti che si iscrivono al RUNTS acquisiscono la qualifica di ETS (Ente del Terzo Settore) e, una volta che il regime fiscale del CTS sarà operativo, dovranno applicare le sue regole. Questa interazione è un aspetto delicato che richiede un'attenta valutazione.

Oltre a queste, altre fonti normative come la Legge IVA, il Modello EAS e le numerose circolari dell'Agenzia delle Entrate contribuiscono a definire il quadro completo.

3.La Decommercializzazione: L'importanza dell'Articolo 148 TUIR

L'Articolo 148 del TUIR è il pilastro normativo che consente agli enti associativi non commerciali di distinguere chiaramente le attività istituzionali da quelle commerciali. La sua corretta applicazione è essenziale per la gestione fiscale dell'ente, specialmente in un regime forfetario come il 398/1991.

Principio di Decommercializzazione

Questo articolo stabilisce che i corrispettivi pagati dagli associati o tesserati per partecipare alle attività istituzionali dell'ente non sono considerati commerciali, e quindi non concorrono alla formazione del reddito imponibile. Rientrano in questa categoria le quote associative e i corrispettivi specifici per servizi offerti in diretta attuazione degli scopi statutari (es. quote di iscrizione a corsi sportivi, lezioni di danza, ecc.).

Le Condizioni per la Decommercializzazione

Per poter beneficiare di questa agevolazione, l'ente deve rispettare una serie di condizioni stringenti, che devono essere esplicitate nello statuto:

  • Assenza di scopo di lucro: L'ente deve operare senza fini di lucro.

  • Elettività delle cariche: Gli organi sociali devono essere eletti liberamente e con la partecipazione di tutti gli associati.

  • Democraticità della struttura: Lo statuto deve prevedere il diritto di voto per tutti gli associati maggiorenni.

  • Intrasmissibilità della quota associativa: La quota o il contributo non possono essere trasferiti, se non in caso di morte.

  • Devoluzione del patrimonio: In caso di scioglimento, il patrimonio residuo deve essere devoluto a un altro ente con finalità analoghe o di pubblica utilità.

Attività che NON Possono Essere Decommercializzate

L'articolo 148 del TUIR elenca anche una serie di attività che sono sempre considerate commerciali, anche se svolte nei confronti dei soci. Tra queste rientrano:

  • La gestione di spacci aziendali o mense.

  • L'organizzazione di viaggi o soggiorni turistici.

  • Le prestazioni alberghiere e di alloggio.

  • L'organizzazione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale.

  • La pubblicità commerciale.

La corretta distinzione tra proventi istituzionali (decommercializzati) e commerciali è la base per la corretta applicazione del regime 398/1991 e per il calcolo del plafond dei 400.000 euro.

4. Chi Può Accedere al Regime 398/1991?

L'accesso a questo regime non è universale e dipende dalla natura giuridica dell'ente.

Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD/SSD)

Sono i destinatari principali del regime. Per accedervi, devono:

  • Essere enti non commerciali, con statuto che rispetti i principi di democraticità e l'assenza di scopo di lucro.

  • Essere affiliate a Federazioni Sportive, Discipline Sportive Associate o Enti di Promozione Sportiva riconosciuti.

  • Essere iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD). Questa iscrizione è oggi un requisito obbligatorio per l'accesso alle agevolazioni fiscali.

Altri Enti senza Scopo di Lucro

Dal 2012, il regime è stato esteso anche a:

  • Associazioni senza fini di lucro in generale (es. culturali, ricreative).

  • Pro Loco.

Per questi enti, l'applicazione del regime non è automatica, ma richiede un'opzione esplicita e il rispetto delle stesse condizioni relative al limite dei proventi commerciali.

Chi è Escluso?

Sono esclusi dal regime:

  • Enti che hanno uno scopo di lucro.

  • Enti che superano la soglia dei proventi commerciali annuali.

  • Enti del Terzo Settore (ETS), una volta che il nuovo regime fiscale del CTS sarà pienamente operativo.

5. La Soglia Cruciale: il Limite dei Proventi Commerciali

La condizione oggettiva più importante per entrare e rimanere nel regime 398/1991 è il rispetto di un limite massimo di proventi commerciali.

Il Plafond: 400.000 €

La soglia attuale è di 400.000 euro di proventi commerciali incassati in un anno. Questo limite è stato fissato a partire dal 2003 e va costantemente monitorato.

Cosa Rientra nel Calcolo?

Ai fini del calcolo, si considerano solo le entrate con una chiara natura commerciale, come:

  • Sponsorizzazioni e pubblicità.

  • Incassi da gestione di bar o punti di ristoro (se aperti al pubblico).

  • Ricavi da vendita di merchandising (es. abbigliamento, gadget).

  • Cessione di servizi o beni a soggetti non soci o non tesserati.

Cosa Non Rientra nel Calcolo?

Sono escluse le entrate che non hanno natura commerciale:

  • Quote associative o contributi liberali.

  • Corrispettivi specifici pagati da soci o tesserati per partecipare alle attività istituzionali dell'ente (es. quote d'iscrizione ai corsi sportivi), purché rispettino le condizioni dell'Art. 148 del TUIR.

  • Contributi pubblici non legati a una prestazione commerciale specifica.

Cosa Succede se si Supera il Limite?

Se i proventi commerciali superano i 400.000 euro, l'ente esce automaticamente dal regime 398/1991 a partire dal mese successivo a quello del superamento. Questo comporta il passaggio immediato al regime fiscale ordinario, con conseguente aumento degli adempimenti contabili e fiscali.

6. Semplificazioni su IRES e IVA

Uno dei principali vantaggi del regime 398/1991 risiede nella sua capacità di semplificare il calcolo delle imposte principali.

Calcolo IRES (Imposta sul Reddito delle Società)

Il reddito imponibile non si determina analiticamente, ma si calcola in modo forfetario applicando una percentuale fissa ai proventi commerciali incassati.

Reddito Imponibile IRES = Proventi Commerciali x 3%

Su questo reddito si applica poi l'aliquota IRES ordinaria del 24%. È importante notare che eventuali plusvalenze patrimoniali (es. vendita di un immobile) non rientrano in questo calcolo e vengono tassate separatamente.

Calcolo IVA

Anche la gestione IVA è semplificata, grazie a due meccanismi:

  1. Indetraibilità dell'IVA sugli acquisti: L'IVA pagata ai fornitori per beni e servizi non può essere detratta.

  2. Forfetizzazione dell'IVA a debito: L'IVA da versare si calcola applicando una percentuale fissa all'IVA incassata sulle operazioni commerciali. Di norma, questa percentuale è il 50%.

Questo significa che, per una sponsorizzazione fatturata con 220€ di IVA, l'ente verserà solo 110€, pur avendo un'IVA sugli acquisti indetraibile.

7. Adempimenti: Cosa Serve Davvero

Anche se semplificato, il regime 398/1991 comporta una serie di adempimenti precisi per mantenere la conformità.

  • Registro dei Corrispettivi: È obbligatorio tenere un registro (spesso chiamato "Registro IVA Minori") in cui annotare mensilmente l'ammontare globale dei proventi commerciali.

  • Fatturazione: È necessario emettere regolarmente fattura (elettronica, se richiesta) per tutte le operazioni commerciali, specialmente verso soggetti con partita IVA.

  • Versamenti: L'IVA si liquida e si versa trimestralmente, mentre saldo e acconti IRES seguono le scadenze ordinarie.

  • Dichiarazione dei Redditi: L'ente deve presentare annualmente il Modello Redditi Enti Non Commerciali (ENC) per dichiarare il reddito forfetario.

  • Libri Sociali: È obbligatorio tenere e aggiornare i libri sociali previsti (es. libro soci, verbali delle assemblee).

8. Interazioni con le Riforme: Sport e Terzo Settore

Il panorama normativo si è arricchito con l'introduzione di due riforme che hanno un impatto diretto sul regime 398/1991.

Riforma dello Sport (D.Lgs. 36/2021)

La riforma ha introdotto una disciplina organica per il lavoro sportivo. I compensi erogati ad atleti, istruttori e collaboratori sono ora inquadrati come "lavoro sportivo" e non più come "redditi diversi", con nuove franchigie fiscali e previdenziali da rispettare. L'ente deve adeguarsi a questi nuovi adempimenti, che non influiscono direttamente sul calcolo forfetario dell'IRES, ma sono essenziali per la compliance complessiva.

Inoltre, l'iscrizione al RASD (Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche) è diventata la condizione fondamentale per il riconoscimento sportivo e per poter accedere a tutte le agevolazioni.

Codice del Terzo Settore (CTS)

Molte ASD e associazioni che applicano la 398/1991 potrebbero anche avere i requisiti per diventare ETS (Enti del Terzo Settore). L'iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) conferisce la qualifica di ETS e comporta l'applicazione delle nuove norme del CTS.

Per gli ETS sportivi dilettantistici (quelli iscritti sia a RASD che a RUNTS), è ancora possibile, in questa fase transitoria, continuare a utilizzare il regime 398/1991 se ritenuto più conveniente, fino a quando il regime fiscale specifico del CTS non sarà pienamente operativo.

9. Checklist Operativa del Regime 398/1991

Usa questa lista di controllo per verificare di essere in regola con i principali adempimenti.

  1. Verifica iniziale: L'ente rispetta tutti i requisiti di qualifica (statuto, iscrizione a registri, assenza di lucro)?

  2. Monitoraggio: Controlla costantemente che i proventi commerciali non superino i 400.000 euro.

  3. Documentazione: Emetti fatture per le attività commerciali e conserva quelle d'acquisto numerate progressivamente.

  4. Contabilità: Tieni il Registro dei Corrispettivi e tutti i libri sociali obbligatori.

  5. IVA: Calcola e versa trimestralmente l'IVA forfetaria.

  6. IRES: Calcola il reddito imponibile come il 3% dei proventi commerciali e versa saldo e acconti.

  7. Dichiarazioni: Invia annualmente il Modello Redditi Enti Non Commerciali (ENC).

  8. Lavoro sportivo: Gestisci i compensi e i relativi adempimenti (es. tramite RASD) secondo le nuove regole della Riforma dello Sport.

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